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Torri e bastie presenti nella nostra Padusa tra il 1200 e il 1350 [parte 1]: Torre di Podij, Torre di Cavalli, Bastia Farinara e Bastite de Riolum

SCHEDE DI STORIA #4

Torri e bastie presenti nella nostra Padusa tra il 1200 e il 1350 [parte 1]: Torre di Podij, Torre di Cavalli, Bastia Farinara e Bastite de Riolum

Testi di Giorgio Golinelli
Cura redazionale di Michele Simone

La prima fortificazione ad essere eretta nella porzione della “Padusa” che  ci riguarda più da vicino è stata sicuramente quella del “Castrum Argentae” (il Castello di Argenta) che per secoli ha esercitato, per conto dell’Arcivescovo di Ravenna e poi degli Estensi,  il suo dominio sulla parte centro-orientale del territorio oggi molinellese. Ma anche a Budrio e nel budriese erano presenti fortificazioni attraverso le quali i bolognesi esercitavano la loro egemonia sulla parte centro-occidentale del territorio oggi molinellese. Altre fortificazioni sorgevano più a sud nel medicinese. Ma volendo restare in un ambito più legato al nostro territorio comunale e dintorni, non possiamo fare a meno di rimarcare che la prima fortificazione eretta fu senz’altro quella della Torre di Cavalli cui seguirono altre torri, butifredi e bastie delle quali diamo un breve cenno storico  sulla a base delle informazioni disponibili.

TORRE DI PODIJ, o di Vicum Canali o della Mulinella. Le prime notizie di questo minuscolo villaggio e porto fluviale, denominato in vario modo (Curtem de Podij, Podij, Corte del Poggio, Vicum Canali e per ultimo “Mulinellae”, “Molinellam” e “Mulinella” risalgono al 955 d.C., ma della presenza di una Torre si hanno notizie solo a partire dall’anno 1000 e dal 1030. Non è ancora chiaro chi l’avesse edificata essendo in quel periodo la Corte del Poggio contesa tra l’Arcivescovo di Ravenna, i bolognesi e i ferraresi e i confini molto incerti. Anche questa Torre aveva scopi di difesa del territorio e di esazione dei dazi. E nei secoli subì lesioni e distruzioni per essere poi ricostruita ex novo dai bolognesi nel 1402.


Antica Torre di Podij (futura Molinella)


Illustrazione cinquecentesca della Torre di Molinella


Torre di Podij o di Molinella


Torre di Santo Stefano di Molinella nel XVI secolo

TORRE DI CAVALLI.  Del piccolo villaggio e porto di Cavalli, posizionato a sud delle Valli o Paludi di Marmorta, le prime notizie risalgono all’800 d.C., mentre quelle relative alla presenza di una Torre e di una Chiesa (S. Maria di Cavalli) si hanno a partire dal  955, 970 e 971 d.C.;  una torre quasi sicuramente fatta edificare dagli Arcivescovi di Ravenna e costudita dagli argentani, la cui Pieve di San Giorgio distava circa 2-3 miglia, per difendere i confini del “Comitato di Argenta” incamerare i preziosi dazi sulle merci in transito nelle valli e lungo il “Canale della Navigazione”, corrispondente in parte con il canale “Fondo” o “Fondo del Bonello”. E non andiamo oltre perché la storia legata alla Torre di Cavalli richiederebbe un pingue capitolo a parte.


Prima e seconda Torre di Cavalli, quest’ultima ultimata nel 1301


BASTIA FARINARA
. Realizzata nel 1310 dagli argentani lungo il “Fondo del Bonello” dove oggi si trova il Ponte della Cavaliera e il Depuratore Comunale. Presidiava, con pochi militi, il vicino e importante “Porto del Pesce” e i confini con il bolognese, incamerava dazi e fu teatro di alcuni scontri militari tra ferraresi, stradiotti (mercenari dalmati-balcanici al soldo dei veneziani) e bolognesi  che la portarono alla totale rovina. Dalla Bastia Farinara si poteva raggiungere Molinella ferrarese e Traghetto anche attraverso uno stradello detto “Via Ferarina” che costeggiava il “Bonello”, il “Valgiduro” e il “Canalazzo”.


La Bastia Farinara (Ricostruzione sulla base delle informazioni disponibili)

BASTITE DE RIOLUM o Bastia di Riolo. Del piccolo villaggio e porto detto “Vicum Riolum”, “Oriolum” e poi Riolo, si hanno notizie sin dal 1130. Sorgeva lungo la strada tra Cavalli e Durazzo in un punto dove il corso d’acqua “Oriolo” si incrociava con il “Fondo”. Disponeva di una bastia a difesa del porto famoso per il commercio di legname che abbondava in loco e veniva tagliato a misura dai boscaioli e spacciato soprattutto nel contiguo ferrarese.  E anche da questa bastia, distante poco più di un miglio da Cavalli, si incameravano preziosi dazi. Di Riolo e della sua Bastia si hanno notizie anche nel 1288 per poi andare in rovina a causa delle frequenti inondazioni provocate dai torrenti appenninici che scaricavano le loro acque nelle Valli di Marmorta e in quelle di Durazzo.


Costruzione di una torre medioevale e sezione della torre.