SCHEDE DI STORIA #2
Chiese, cappelle e oratori molinellesi presenti nel 1750 [parte 1]: Molinella, Selva e Durazzo
Testi di Giorgio Golinelli
Cura redazionale di Michele Simone
Nel 1750 erano molti i luoghi di culto (chiese, cappelle e oratori) presenti nelle varie Comunità oggi facenti parte del territorio comunale di Molinella, ma tra loro autonome e costituite in Contee o Comuni. C’erano allora le Contee di Selva (dei Malvezzi o Malvezzi-Campeggi) e di Durazzo (dei Pepoli), e le Comunità di Molinella, S. Martino di Sopra, S. Martino di Sotto, S. Pietro Capofiume e Casoni Fumanti, ciascuna retta da un Conte o da un Podestà o da un Massaro, e tutte dipendenti dalla Diocesi di Bologna, mentre Marmorta faceva ancora parte della Comunità di Argenta e della Diocesi di Ravenna. Gran parte di questi luoghi di culto furono edificati dopo l’annessione di Bologna e contado allo Stato Pontificio (1506) e la nascita della Legazione di Bologna (1540). Dopo questo periodo, infatti, ci fu un fiorire di edifici religiosi per lo più realizzati da nobili e signorotti dell’epoca (con tanto di giuspatronato) e in qualche caso per volontà delle popolazioni locali.
Mettendo insieme tutte le informazioni disponibili è stato possibile ricostruire una sorta di inventario di tutti questi luoghi di culto presenti nell’anno del Signore 1750, in parte aperti al pubblico, in parte chiusi per inagibilità o perché andati in rovina. Ed è quello che propongo in questa seconda puntata delle Schede di Storia e nella prossima puntata, che non hanno certo la pretesa della completezza perché in alcuni casi mancano dati precisi in merito.
MOLINELLA
Chiesa Parrocchiale di San Matteo. Eretta in parrocchia nel 1522. Ristrutturata e ampliata tra il 1664 e il 1669 con portico a 5 arcate. Campanile eretto nel 1750. Arcipretale dal 1776. In precedenza era presente, sin dal 1370, circa, una cappellina dedicata a S. Matteo dei doganieri rasa al suolo dai viscontei e dagli estensi nel 1390. Tra il 1480 e il 1490, durante il feudo dei Roverella, ne venne impiantata un’altra.
Oratorio di Santa Maria Immacolata o S. Maria del Rosario, posto alla “Colombara”, di fronte alla Villa del Marchese Franzoni (oggi “Villa Zucchini”). Patronato Franzoni e poi Zucchini. Edificato tra il 1662 e il 1663.
Oratorio privato dei Sigg. Fontana e Tubertino, realizzato nel 1650 circa, poi rilevato dal marchese Franzoni e, quindi, del Cav. Zucchini, posto alla “Colombara”, sulla sinistra dell’attuale “Villa Zucchini”. Demolito dopo il 1970.
Chiesina di S. Matteo nel 1578. Radicale ristrutturazione della stessa (1664-69).
Chiesa di S. Matteo agli inizi del ’700 Oratorio Franzoni
CONTEA DELLA SELVA
Chiesa Parrocchiale di Santa Croce di Cristo, edificata nel 1451 da Carlo Malvezzi. Patronato Malvezzi. Ricostruita nel 1608 e Arcipretale “foranea” dal 1615. Ristrutturata nel 1809.
Oratorio di Santa Maria Immacolata (o Immacolata Concezione) e dei SS. Onofrio e Franceschino (Patronato Malvezzi), posto all’interno del “Palazzaccio”, edificato nel 1680. In completo stato di abbandono e degrado e priva degli arredi sacri.
Oratorio di Santa Maria della Visitazione o S. Maria Visitante, edificato nel 1490 alla Barabana. Patronato Malvezzi. Demolito nel secondo dopoguerra.
Oratorio di S. Maria della Neve anche detto Oratorio della Madonna della Rondanina , edificato tra il 1495 e il 1498 e acquistato da Giulio Malvezzi nel 1546. Non più esistente.
Oratorio di S. Antonio di Padova anche detto Oratorio dell’Ospedale di S. Croce della Selva, edificato nel 1683 e posizionato nel Palazzo del Governatore accanto all’Ospedale inaugurato nel 1669.
Chiesa di Santa Croce di Selva nel 1578
Chiesa di S. Croce (1809)
Oratorio di S. Maria della “Visitazione”, presso Barabana, prima e dopo la sua trasformazione in magazzino agricolo. Non più esistente.
Ciò che resta dell’Oratorio dei SS. Onofrio e Franceschino, presso il “Palazzaccio”.
Oratorio della Rondanina. Oratorio dell’Ospedale di S. Croce
CONTEA DI DURAZZO
Chiesa parrocchiale dei SS. Apostoli Giacomo e Filippo, edificata tra il 1619 e il 1620. Patronato Pepoli. Inagibile dal 1821-28 dopo le alluvioni provocate dall’Idice. La chiesa risultava ancora in piedi nel 1851, per poi crollare. È rimasto solo il solitario campanile. In precedenza ne esisteva un’altra intitolata agli stessi Santi ma in luogo diverso.
Chiesina di S. Maria o della Beata Vergine del Rosario. La più antica della contea di Durazzo. Di essa si hanno notizie nel 1286, 1336 e 1378. Era posta tra la Chiavica di Durazzo e l’Oriolo vecchio. Patronato Pepoli e più recentemente Vecchi. Ancora aperta al culto nel 1592. Andata in rovina a causa delle frequenti alluvioni. Accanto, nel 1710, era pure presente la Chiesina d’Acavai.
Oratorio San Marco della Centonara presente nel 1605-1612, quando Il parroco vi officiava le funzioni religiose ed era sede della Compagnia del SS. Rosario retta dal padre domenicano Paolo da Napoli. Patronato Pepoli. Andato in rovina nell’800.
Chiesa di S. Maria di Durazzo nel 1578.
Prima (1578) e seconda (1620) chiesa dei SS. Apostoli Filippo e Giacomo.
Posizione delle Chiese di Durazzo e d’Acavai