FESTA D’ESTATE 2023 ‘CARMINA BURANA’

Il compositore tedesco Carl Orff ha dato vita ai Carmina Burana tra il 1935 e il 1936, ispirato dalla scoperta di una preziosa raccolta poetica medievale. I testi, scritti in latino, medio alto tedesco e francese antico, provengono dal Codex Buranus, una collezione di canti e poesie ritrovata nel XIX secolo presso il monastero di Benediktbeuern, in Baviera. Questi testi, attribuiti ai cosiddetti clerici vagantes, o chierici viaggiatori, riflettono la vita, le passioni e le riflessioni dei monaci erranti dell’epoca medievale. Solitamente si trattava di studenti girovaghi che si spostavano per l’Europa per raggiungere le università. Per permettersi questo stile di vita, spesso prendevano gli ordini minori e godevano così dei privilegi riservati al clero.
Alcuni di questi universitari itineranti furono in seguito conosciuti anche come goliardi, simbolo di un Medioevo appassionato e battagliero, in contrasto con l’immagine ascetica e rigorosa che ne abbiamo tradizionalmente.

Sotto il profilo stilistico, i Carmina Burana di Orff si distinguono per l’uso audace e innovativo del ritmo, della melodia e dell’armonia. Il compositore si ispira all’energia primordiale e all’intensità dei testi medievali per creare una musica potente e suggestiva. Le sezioni corali si alternano a soli vocali e duetti, creando un contrasto affascinante tra l’imponenza collettiva e l’intimità individuale.

L’opera si apre con l’iconico coro “O Fortuna”, che evoca un senso di grandiosità e destino inesorabile. Questo brano, immediatamente riconoscibile, cattura l’attenzione dell’ascoltatore fin dalle prime note, rappresentando uno dei momenti più memorabili dell’intera composizione.
L’imprevedibilità del destino e il fluire del tempo sono certamente fra i temi portanti dei Carmina, insieme all’amore, inteso sia come romantico che come desiderio, e al rapporto tra gli esseri umani e la natura.
Un elemento peculiare dei Carmina Burana sono l’umorismo e il tono beffardo. Gli autori dei testi si dilettano nel prendere in giro la vanità umana, le gerarchie sociali e le istituzioni dell’epoca, spesso attraverso l’uso di satire pungenti e irriverenti. Questo elemento di scherzo e critica sociale conferisce all’opera un tocco di leggerezza e umanità, bilanciando la sua profondità emotiva.

Grazie alla sua musicalità coinvolgente e al suo potere evocativo, i Carmina Burana di Carl Orff sono diventati una delle opere corali più popolari di tutti i tempi. Siamo felici di ospitarla alla nostra Festa d’Estate in questa suggestiva versione con più di cento coristi, un ensemble di percussioni, tre solisti e due pianoforti.
Buon ascolto!

Carl Orff – Carmina Burana
Coro Ada Contavalli, Molinella
Coro Jacopo da Bologna, Bologna
Coro Lirico Città di Faenza, Ravenna
Coro Polifonico San Gregorio Magno, Ferrara
Tempus Fugit Percussion Ensemble, Piacenza

Strumentisti e gli interpreti:
Maurizio Leoni Baritono
Fabiano Naldini Tenore
Roberta Pozzer Soprano

Luciano d’Orazio Pianoforte I
Roberto Bonato
Pianoforte II

Emanuele Ammaccapane Direttore