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Torri e bastie presenti nella nostra Padusa tra il 1200 e il 1350 [parte 2]: Bastite de Duracio, Torre di Sancti Martini, Torrione di Caput Fluminis e altre torri nelle vicinanze

SCHEDE DI STORIA #6

Torri e bastie presenti nella nostra Padusa tra il 1200 e il 1350 [parte 1]: Bastite de Duracio, Torre di Sancti Martini, Torrione di Caput Fluminis e altre torri nelle vicinanze

Testi di Giorgio Golinelli
Cura redazionale di Michele Simone

Sulla base delle informazioni disponibili è possibile dare un breve cenno storico delle varie torri, butifredi e bastie presenti nella porzione della “Padusa” che ci riguarda più da vicino. Dopo la prima parte già pubblicata (e riguardante la Torre di Podij, la Torre di Cavalli, la Bastia Farinara e la Bastite de Riolum), di seguito propongo altre fortificazioni presenti nella porzione della Padusa compresa tra il Po di Primaro, l’Idice e le Valli di Marmorta tra il 1200 e il 1350 circa.

BASTITE DE DURACIO o Duratium, o Bastia di Durazzo. Del piccolo Villaggio di Duracio o Duratium (Durazzo) si hanno prime notizie a partire dal 1178. Sorgeva lungo il corso d’acqua detto “Averdosolo” che iniziava dall’Oriolo” e si spingeva sin verso l’attuale Via Tagliamenazzo (Miravalle). E della locale Bastia si hanno notizie nel 1288 come punto di esazione dei dazi. Andata in rovina a causa delle frequenti inondazioni del Centonara e del Quaderna fu riedificata come Torre dai Signori Pepoli e figura rappresentata in uno dei disegni di Ignazio Danti del 1578.


Torre di Durazzo fatta costruire dai conti Pepoli nel secolo XIV al posto della precedente Bastia. Nella foto al centro la Torre Colombaia dei Pepoli a Durazzo disegnata da Ignazio Danti.  Nella foto a destra altra immagine della Torre di Durazzo ritratta da Ignazio Danti.

TORRE DI SANCTI MARTINI IN ARGELE.  Sorgeva nell’attuale frazione di San Martino in Argine lungo il corso d’acqua detto “Argele” che si staccava dall’Idice nei pressi di Vedrana e sparigliava nelle Valli di Barattino, e scorreva lungo un tratto dell’attuale Via Provinciale di Circonvallazione (o Via di San Martino in Argine o, ancora, Via Zenzalino). Del Villaggio di “Sancti Martini” si hanno notizie sin dal 970 d.C. e della Torre nel 1144, 1190 e 1210. Non è chiaro chi l’abbia costruita essendo anche questa landa contesa tra il “Comitato di Argenta” e Bologna.

TORRIONE DI CAPUT FLUMINIS. Sorgeva isolato, sulla riva destra del torrente Idice all’altezza dell’attuale Oratorio “Servita” ed era posto di fronte alla odierna  Chiesa Parrocchiale di San Pietro Capofiume. Fu fatto costruire dai bolognesi per presidiare i confini incerti con il ferrarese. Non risulta fosse presente anche un villaggio o un porto attorno al torrione, ma sicuramente c’era già nelle vicinanze “Villa Mana” o “Magna” oggi corrispondente con l’attuale Santa Maria Codifiume. Del torrione si fa cenno nel secolo XIII e XIV e anche nel libro del Dr. Tullio Calori.  Il Torrione andò poi in rovina e con parte del materiale edilizio fu eretto nel 1565 circa l’Oratorio e il Convento dei “Padri Servi di Maria”.


Torrione di Caput Fluminis (o Caput Fluvium Idicid) in una ricostruzione. Posizione del Torrione

ALTRE TORRI NELLE VICINANZE. A un miglio circa da Podij (futura Molinella) sorgeva la Turris Trajectum (Traghetto) sul Po di Primaro già presente dopo il 1000 circa.  Traghetto a quei tempi era sotto il controllo dei ferraresi e annoverava un porto di una certa importanza dal quale transitavano tutte le navi e le barche  che navigavano sul Po lungo la linea Ferrara-Argenta-Ravenna e viceversa. Altra Turris più importante era quella di Caput Sandali (Consandolo), sempre sul Po di Primaro proprio nel punto dove confluiva da nord il Sandalo che andava a scaricare parte delle sue acque anche nelle Valli di Marmorta. A Caput Selicis (Conselice) insisteva un’altra Torre e un porto, controllato dagli imolesi,  direttamente collegato con quello di Cavalli. Infine, nelle Valli di Dugliolo era presente la Turris di Diolum (Dugliolo),  che presidiava un importante porto fluviale controllato dai bolognesi.


Torri di Consandolo, Traghetto e Argenta. Castello di Argenta.

Infine, nel periodo preso in considerazione (1200-1350 circa)  non ci risultano Torri o Bastie presenti a Passo Morgone, Marmorta, Barattino e nemmeno nelle immediate vicinanze (Mezzolara, Vedrana, Buda e Baricella). A Selva Malvezzi furono realizzati, in periodi successivi,  un palazzo inizialmente fortificato (Palazzo Comitale) e il  famoso “Palazzaccio”, mentre a  Molinella fu realizzato il “Castello  della Mulinella”, di cui parleremo in maniera approfondita in prossime schede di storia locale.
Aggiungiamo inoltre che le bastie, a differenza delle torri, pur essendo anch’essi presidi fortificati, erano, nel medioevo, normalmente quasi sempre circondate da un fossato pieno d’acqua e da un terrapieno, di dimensioni più piccole e costruite con materiali più poveri.


Torri e Bastie presenti sul territorio tra il 1200 e il 1350 circa. 1) Turris de Podij (futura Molinella). 2) Turris Cavalli. 3) Bastia Farinara. 4) Bastia di Riolum (Riolo). 5) Bastia di Duratium (Durazzo). 6) Turris Sancti Martini in Argele. 7) Torrione di Caput Fluminis (futura S. Pietro Capofiume). 8) Turris Trajectum (Traghetto). 9) Turris Diolum (Dugliolo). 10) Turris Caput Selicis (Conselice). 11) Turris Caput Sandali (Consandolo). 12) Turris di Argenta.