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Le origini della nostra comunità: i primi insediamenti umani nel molinellese

SCHEDE DI STORIA #1

Le origini della nostra comunità: i primi insediamenti umani nel molinellese

Testi di Giorgio Golinelli
Cura redazionale di Michele Simone

 

Tralasciamo volutamente il periodo etrusco, gallico, romanico, bizantino e longobardo, di cui si potrebbe parlare molto ma sul quale le informazioni che riguardano la nostra comunità sono piuttosto scarse e assai vaghe, per partire invece dall’ 800 d.C. circa. È in questo periodo, infatti, che si hanno le prime notizie certe sulla presenza di un piccolo villaggio di pescatori dotato di un porticciolo (e probabilmente anche di un butifredo), a sud della “Palus Maremortuùm”, “Paludibus Marmorte”, “Paludis Marmortae” o “Padus Mortuùs” (Valli di Marmorta), denominato  “Caballis”, “Li Cabali”, “Caballium”, “Cavagli” o “Cavalli”, che faceva parte della Comunità di Argenta allora collocata in parte sulla riva destra del fiume Primaro (dove insisteva e ancora insiste la Pieve di San Giorgio) e in parte su quella di sinistra. Argenta era allora la Comunità più importante e antica dell’area e dipendeva dall’arcivescovo di Ravenna.

Nel 955 d.C. si hanno invece le prime notizie di un altro villaggio di pescatori, ancora più piccolo, distante da Cavalli poco meno di 4 miglia e ad esso collegato attraverso il Canale del “Fondo” o “Fondo del Bonello”: “Vicum Canali”(o Villaggio del Canale ovvero del “Canalazzo”) anche detto Podij o Curtem de Podij (Corte del Poggio), che a partire dal 1322 assumerà per la prima volta la denominazione di “Mulinellae”, “Molinellam” e poi Molinella.

Nel 970 d.C. risulta già presente anche un terzo villaggio, a circa 4 miglia sia da Cavalli che da Podij: “Sancti Martini” (S. Martino in Argine) così denominato perché sorgeva lungo un corso d’acqua che si chiamava “Argele”, “Argelle” o “Argiole”, che dall’Idice, nei pressi di Vedrana, si diramava verso le Valli di Barattino seguendo il tracciato dell’attuale strada del Zenzalino (o Via Provinciale Superiore). Sancti Martini assumerà maggiore importanza nel secolo successivo grazie alla presenza di una Pieve.

Il villaggio del Morgone (“Mergonis”), che sorgeva sulla destra del fiume Primaro, viene invece citato per la prima volta nel 1050 in occasione di una incursione ad opera dei ferraresi. Nel 1130 compare per la prima volta anche “Vicum Riolum”, “Oriolum” e poi Riolo, un villaggio tra Cavalli e Durazzo, che nel corso dei secoli scomparirà completamente a causa soprattutto dei frequenti eventi alluvionali.

Il villaggio di “Baratinum”(Barattino) sorge ufficialmente nel 1221 per volontà del Comune di Bologna  che vi insedia una comunità agricola composta da contadini di origini lombarde. Del villaggio di Marmorta (“Villam Marmortae”) si hanno le prime notizie nel 1322-1324. Era praticamente un villaggio di pescatori ubicato su un isolotto che diventava una piccola penisola nei periodi di siccità. Del villaggio di “Duracio” o “Duratium”(Durazzo) si hanno le prime notizie nel 1178. Quello di Selva risale ufficialmente al 1442 quando Carlo Malvezzi (Carol Malvicii o Malvitis) diventa Conte del “Burione de’ Malavolti e di Selva”. Prima era un’area boschiva e acquitrinosa infestata dai briganti.

Il villaggio di San Pietro Capofiume inizia a formarsi nel 1563 con l’insediamento dei Padri Serviti nell’area presso l’attuale Chiesa Parrocchiale, provenienti da Budrio, ma è certo che già nel 1200 circa era presente, nello stesso punto (“Caput fluminis”), un torrione sulla riva destra dell’Idice, che segnava il confine tra il bolognese e il ferrarese, mentre poco più avanti era già presente “Villa Mana” o “Magna” (futura Santa Maria Codifiume).

Non andiamo oltre con l’elencazione dei primi insediamenti umani. Aggiungiamo soltanto che altri villaggi e borghi sorsero  tra il 1300 e il 1500 (“Bastia Farinara”, “La Piazzetta”, “Miravalle”, “Guarda”, “Malborghetto”, “La Malvezza”), mentre altri ancora tra la fine del Seicento e gli inizi del Settecento: è il caso di “Alberino”, “Ghiaroni”, “Pontica”(poi “Pondga), Alfonsoni, ecc.

Non è affatto detto che questi primi “vicus” o villaggi siano sorti nelle date sopra evidenziate. Sicuramente esistevano anche da prima ma non erano conosciuti, o meglio, non erano mai stati citati in precedenza in nessuna fonte documentativa. Infine, più antichi dei nostri villaggi o contemporanei a Cavalli, erano Traghetto, Ospital Monacale, Vedrana, Buda, Dugliolo, Consandolo e, ovviamente, le ben più antiche Budrio, Argenta e Medicina.


Ricostruzione del territorio e posizione dei primi insediamenti umani nell’area che ci riguarda.

 


Anno 1200 circa. Cavalli in una ricostruzione del paesaggio.

 


Anno 1030 circa. Il Porto della Corte del Poggio o di Podij (futura Molinella) in una ricostruzione. Evidenziata la rete dei canali che l’attraversano: il Canalazzo, il Fondo, il Canale della Crocetta e lo Zagaglia(Zavaglia).